Capannoni mobili senza concessione edilizia: come funziona
Quando serve ampliare gli spazi coperti aziendali, i capannoni mobili senza concessione edilizia presentano diversi vantaggi.
Il primo (lo si evince dal nome) è che non richiedono autorizzazioni edili. Una comodità notevole se si pensa al labirinto burocratico in cui bisogna districarsi per erigere un edificio in muratura.
Infatti i documenti da fornire per le coperture in pvc sono decisamente più snelli e sbrigativi. Senza contare gli altri vantaggi annessi allo scegliere capannoni amovibili per l’attività aziendale.
Aggiornamento Settembre 2019 – sentenza n. 38473/2019 della corte di Cassazione
Per le tensostrutture, non serve il permesso di costruire solo se queste sono per uso temporaneo. La Cassazione ha infatti dichiarato che:
“Le tensostrutture sono opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera solo quando sono funzionali a soddisfare esigenze contingenti e temporanee e destinate ad essere immediatamente rimosse entro un termine non superiore ai 90 giorni.”
Quali permessi servono per costruire capannoni mobili senza concessione edilizia?
Una delle questioni chiave al momento di scegliere capannoni mobili per aumentare lo spazio coperto riguarda i permessi necessari per realizzare la struttura.
La più onerosa e complessa da ottenere è la famosa concessione edilizia: per richiederla, l’azienda deve presentare domanda corredata con documentazione sul sito e l’opera da realizzare. Quindi aspettare i tempi della burocrazia, con periodi di fermo anche oltre i 60 giorni.
Con un capannone mobile senza concessione edilizia, però, questo iter burocratico non è necessario.
Infatti per ottenere il permesso di installazione delle coperture in pvc è sufficiente una segnalazione certificata di inizio attività, detta SCIA. Questo lasciapassare emesso dall’ufficio comunale va poi corredato con la denuncia di inizio dell’attività edilizia (DIA).
Una volta presentati questi documenti all’Ufficio Tecnico del proprio comune è possibile iniziare da subito i lavori per installare i capannoni mobili. In caso di irregolarità o ulteriori dettagli, l’amministrazione ha poi 60 giorni di tempo per avviare i dovuti controlli e lasciar continuare o fermare i lavori.
Imu per i capannoni mobili e amovibili
Dal punto di vista fiscale, i capannoni mobili senza concessione edilizia sono soggetti all’Imposta municipale unica (IMU).
L’importo da pagare per le coperture in pvc varia però in base alla categoria di appartenenza delle strutture. Nella maggior parte dei casi i tunnel e i capannoni mobili rientrano nelle categorie C e D, per uso commerciale o di deposito.
Coperture telonate senza concessione edilizia: i vantaggi
Burocrazia ridotta e tempi di realizzazione brevi sono solo alcuni dei benefici che offrono i capannoni amovibili senza concessione edilizia. Altri vantaggi nello scegliere i capannoni telonati includono:
- La possibilità di personalizzare le coperture in pvc sia dal punto di vista strutturale che estetico;
- I costi di realizzazione drasticamente più bassi del mattone;
- La versatilità di poter spostare (ma anche chiudere, impacchettare, retrarre, scorrere, smontare) i capannoni mobili per usarli dove e quando serve;
- L’ammortamento del capannone industriale in soli 5 anni.
Tutti questi benefici quindi rendono i tunnel mobili senza concessione edilizia la prima scelta per allestire magazzini temporanei, spazi coperti per la lavorazione dei prodotti, rimessa mezzi o aree di carico-scarico merci.